I surgelati sono meno salutari dei prodotti freschi?

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E’ indubbio che l’avvento dei refrigeratori hanno contribuito in maniera decisiva alla conservazione di molti alimenti, ma perdura il “mito” relativo alla surgelazione, in particolare su una perdita di nutrienti rispetto al prodotto fresco. La situazione in realtà è più complessa, visto che bisogna distinguere la surgelazione dalla congelazione: la prima è riferita al rapido passaggio di temperatura fino a -18 C°, mentre quando il passaggio è più lento e non supera i -15 C° viene definito congelazione.

Meno salutare?

In linea di massima la surgelazione non modifica gran parte delle sostanze nutritive rispetto al prodotto fresco, come i carboidrati , proteine e grassi , vitamine e minerali, mentre può esserci un cambio di sapore. Questo è possibile solo con apparecchi che riescano a mantenere la surgelazione, che è l’unico modo per “bloccare” il decadimento inevitabile dei cibi, mentre la situazione è differente quando si parla di congelamento, visto che esiste una scadenza per  quanto riguarda gli alimenti che non mantengono tutte le proprietà nutritive.
Sopratutto quando si parla di verdura, dopo alcuni giorni nel comune freezer casalingo iniziano a disperdersi micronutrienti come la vitamina C, mentre l’apporto di fibre ad esempio permane molto più a lungo.

Per quanto riguarda la carne è meglio optare per pezzi piccoli e con poco grasso, visto che quest’ultima parte è quella che subisce il decadimento più rapidamente, mentre il resto delle sostanze come ferro e proteine permangono anche a distanza di giorni.

La frutta tende a mantenere tutte le proprietà inalterate a meno che non si verifichi una mancanza di liquidi.

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