Il pollo fa male? Ecco la verità

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Il pollo piace praticamente a tutti, e nella sua infinità varietà di preparazione quello che è una delle tipologie di carni più versatili ed apprezzate al mondo. A differenza del tipo di preparazione infatti il pollo risulta adatto a particolari regimi alimentari. Ma dietro a questa tipologia di carne esistono una serie di luoghi comuni non tutti corrispondenti alla realtà.

Pollo si o no?

E’ sicuramente considerabile maggiormente digeribile delle carni rosse, a sopratutto a causa di un minore apporto di collagene, fattore che comunque varia da un allevamento all’altro ma che rende comunque più indicato il consumo anche per anziani e bambini.
Sconsigliato cibarsi anche della pelle, parte dell’animale che piace a molti, sopratutto perchè può compromettere il corretto funzionamento cardiovascolare perchè la parte esterna dell’animale è quella notoriamente più grassa e maggiormente ricca di colesterolo: la carne in se invece ne è piuttosto povera, se confrontata alle carni rosse.

Anche il “mito” su antibiotici, cloro e ormoni è assolutamente da sfatare: i primi sono permessi anche dalla comunità Europea per evitare malattie aviarie, mentre il cloro non viene utilizzato per “disinfettare” i polli nel vecchio continente (è una consuetudine ad esempio negli Stati Uniti). L’utilizzo di ormoni è severamente vietato.

E’ vero che la carne di pollo va conservata nel frigorifero separatamente visto che potrebbe compromettere altre tipologie di carne.

Quando è consigliato?

Solitamente un apporto consigliato di pollo si aggira intorno alle 2-3 volte a settimana, ricordandoci che il petto è la parte più magra e meno calorica, mentre cosce ed ali sono quelle più grasse.

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