La senape fa bene? Ecco le numerose proprietà di questa pianta

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Quando sentiamo senape immediatamente tende a venirci in mente la famosa salsa che accompagna hot dogs e simili anche se in realtà la si può trovare sotto diverse forme ed in ambiti molto differenti. In quasi tutti i paesi il termine senape si traduce come la mostarda.

Cos’è la senape

La pianta della senape selvatica, conosciuta come Sinapis arvensis cresce da secoli nel bacino mediterraneo ed è particolarmente diffusa anche in Nord Africa e nel nostro paese trova un impiego limitato, relegato solitamente al Settentrione e alla Toscana.
A sua volta la Sinapis arvensis si suddivide in quattro varietà:

  • Sinapis arvensis arvensis, ovvero la senape selvatica;
  • Sinapis nigra (o Brassica nigra), ovvero quella nera;
  • Brassica juncea, ovvero quella bruna, detta anche “cinese o indiana” perché originaria dell’Asia. È probabile che sia un incrocio tra la Brassica nigra e la Brassica rapa;
  • Sinapis alba (o Brassica alba), ovvero quella bianca.

Trova propagazione tramite semi, ed è proprio da questi che si traggono prodotti alimentari. Le proprietà utili della senape sono molte, visto che contiene vitamine del gruppo B, vitamina C, E e K, nonchè selenio, fosforo, rame, ferro e magnesio. Quello che conferisce il caratteristico odore e sapore tra il piccante ed il pungente sono due glucosidi presenti nei semi, ossia la sinalbina, presente nella senape bianca e la sinigrina.

La senape riesce a svolgere una funzione utile come disintossicante, contrasta il colesterolo cattivo, è lassativa, riesce a modulare i livelli di glicemia e ossigena il sangue.

Oltre che sotto forma di salse, la senape la si può trovare anche in semi oppure olio.

 

 

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