Il mix di cereali integrali unito a frutta secca o essiccata, che costituisce quello che oggi è comunemente chiamato muesli è diventata nel corso degli anni la colazione “sana” di migliaia di persone visto l’apporto di fibre e proteine che, almeno in teoria, costituirebbe il metodo migliore per un pasto mattiniero più salutare. Ma quanto c’è di vero?
Rispetto a qualche anno fa, anche i brand industriali più famosi hanno iniziato a produrre diverse varietà di questo prodotto ma non necessariamente tutti i muesli che troviamo sugli scaffali è definibile “leggero” e quindi adatto ad una dieta poco calorica: si tratta di un alimento energetico in ogni caso ma è bene controllare l’apporto di zuccheri e calorie, presenti in maniera spiccata sopratutto nelle varianti con frutti e nocciole. Meno calorici le varianti con quinoa e frutta secca, in generale calorie e grassi non devono superare i 60 grammi per “porzione” giornaliera, con il limite che cala fino a 40 in caso di dieta ipocalorica.
Ricordiamoci anche che bisogna tenere in considerazione anche l’apporto calorico di eventuale latte o yogurt utilizzato durante il consumo di Muesli.
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