Naturalmente siamo portati a considerare gran parte dei semi presenti nella frutta come una sorta di “scarto”, a causa della natura non commestibile, ma vi sono delle eccezioni: i semi dell’anguria infatti non solo sono commestibili ma presentano molte capacità nutritive spesso sottovalutate.
Sopratutto per i più piccoli, separare i semi dall’anguria è spesso considerata un’operazione piuttosto tediosa e noiosa ma in molti paesi, sopratutto quelli orientali, è abbastanza comune mangiare il frutto senza separare la polpa dai semi che hanno doti nutritive e capacità molto interessanti data la presenza di acidi grassi insaturi (utile per ridurre il livello di colesterlolo “cattivo”), oltre ad essere molto ricchi di fibre e antiossidanti nonchè di vitamina B, fosforo, potassio, rame, zinco, magnesio e manganese.
Non tutti riescono a mangiarli “così come sono”, quindi può essere opportuno seccarli, procedura che li rende anche più digeribili, oppure procedere alla tostatura in forno.
E’ anche possibile utilizzarli come condimento oppure utilizzarli per la preparazione del pane, ed è possibile anche frullarli assieme al resto del frutto per una più semplice assimilazione.
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