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Quando bere acqua per abbassare la glicemia? Ecco il consiglio della nonna

Quando si beve acqua per abbassare la glicemia? Per abbassare la glicemia il consiglio è di bere un litro di acqua nella prima parte della giornata che va dalle 8.30 alle 12.30 e un altro litro di acqua nella seconda parte della giornata che va dalle 14.30 alle 20.30. Oltre quest’ora sarebbe bene non bere molta acqua perchè potrebbe disturbare il sonno, inducendo lo stimolo ad urinare. Quando bisogna abbassare la glicemia è importante bee acqua. Bere acqua, infatti, non aumenta i livelli di zucchero nel sangue che, se troppo elevati, invece, possono causare disidratazione. Bere acqua, inoltre, aiuta il corpo ad eliminare il glucosio in eccesso attraverso l’urina. La disidratazione nel diabetico si verifica quando i livelli di glucosio nel sangue superano 180 mg/dl.

Da quali sintomi il diabetico capisce che ha bisogno di bere acqua? I sintomi più caratteristici del diabete sono la minzione frequente, la sete eccessiva, il bisogno di veglia costante durante la notte per urinare. Tutti questi sintomi indicano che la persona è a rischio disidratazione a causa di una maggiore escrezione di acqua e glucosio da parte dei reni. Questi sintomi possono essere lievi come la bocca secca, la sete estrema, l’urina molto gialla, il mal di testa e  crampi. Ma i sintomi possono anche essere gravi come le urine scure, le vertigini, la confusione, le allucinazioni e persino anche il coma. Sono sintomi che interessano i pazienti che non sanno ancora di avere il diabete e coloro che, invece, non mantengono una corretta idratazione.

Ci sono dei cibi che aiutano a tenere sotto controllo il diabete? Il diabetico dovrebbe consumare 5 porzioni al giorno tra ortaggi e frutta. Dovrebbe inoltre preferire pane e pasta integrale e mangiare molti legumi. Il diabetico dovrebbe consumare almeno due porzioni di pesce a settimana e per le carni dovrebbe preferire quelle magre e bianche. Il diabetico, inoltre, dovrebbe bere al giorno una tazza di latte parzialmente scremato o scremato del tutto. Il diabetico, infine, dovrebbe mangiare formaggi e latticini per non più di 2 volte a settimana. Per cucinare o condire le insalate, inoltre, il diabetico dovrebbe usare solo olio di oliva o di semi evitando, inoltre, i grassi “saturi” come burro, strutto, panna e pancetta.

E’ vero che esiste un segreto dell’acqua? Certo. Questo segreto sta nel sapere scegliere l’acqua che meglio soddisfa i propri bisogni. Nell’acqua, infatti, si trovano sciolti i sali minerali che sono micronutrienti essenziali per il nostro organismo. Questi sali minerali regolano numerosi processi corporei come l’equilibrio idrosalino e lo sviluppo e la crescita di organi e tessuti. Ecco che le acque calciche sono consigliate nella crescita, in gravidanza, in menopausa e nella prevenzione dell’osteoporosi e dell’ipertensione. Le acque sodiche, invece, sono buone per chi pratica attività sportiva. Le acque solfate sono adatte per chi soffre di disturbi gastrointestinali. Le acque magnesiache aiutano nel prevenire crampi muscolari, apatia e incapacità di concentrazione.

Come si riconosce quando l’acqua è buona? Lo può dire soltanto l’analisi chimica perchè permette di conoscere le caratteristiche dell’acqua. I parametri più importanti da controllare sono: il residuo fisso, il pH e la durezza. Il residuo fisso indica la quantità di minerali che restano depositati dopo l’essiccazione di 1 litro d’acqua a 180 °C. In questo caso più il valore è basso e più l’acqua è leggera. Certo un’acqua a basso residuo fisso equivale ad un’acqua povera di sali minerali e a basso contenuto di sodio. Il pH indica, inbece, il grado di alcalinità o di acidità dell’acqua. Le acque minerali hanno un pH compreso tra 6,5 e 8,0. La durezza indica il valore del calcare presente: più è elevato, più l’acqua è calcarea, quindi dura.

Mario

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