Il gorgonzola fa bene o male? Ecco la verità

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Nello sconfinato panorama nei formaggi, il gorgonzola è sicurmente considerabili tra quelli più caratteristici, riconoscibili ma anche più “controversi” del nostro paese, a causa del sapore che tende a dividere i giudizi (solitamente infatti non “lascia indifferenti”) così come le considerazioni sul fatto che faccia male oppure no alla nostra salute.
Prodotto caratteristico dell’Italia settentrionale, la sua forma più recente è molto famosa ed apprezzata.

Fa bene?

Il gorgonzola si contraddistingue principalmente per la celebre muffa che rende il sapore di questo formaggio così particolare, ma che ha contribuito a sviluppare una nomea poco salutare di questo alimento sopratutto in relazione agli effetti negativi che porterebbe il consumo di gorgonzola, sopratutto al nostro fegato. Il realtà questo formaggio contiene una molecola chiamata spermidina che contribuisce al corretto funzionamento di organi come fegato e cuore, oltre ad essere fonte di calcio, fosforo e vitamina A.
Non è tra i formaggi più grassi in assoluto (più di quelli freschi e meno di quelli “stagionati”), anche se è opportuno non superare una quantità di 50 grammi a settimana, e non è il più pericoloso dal punto di vista del colesterolo, attestandosi su valori medi.

Quando fa male

Essendo comunque un formaggio grasso è bene non eccedere nelle porzioni, ed elementi come la muffa possono creare problemi come la listeriosi sopratutto per chi ha delle difese immunitarie non particolarmente alte, come le donne incinte. In generale, come per tutte le cose di questo genere, è opportuno limitarsi sempre un po’, magari accompagnando il gorgonzola a qualche altro alimento.

 

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