Carne bianca e rossa, quali sono le differenze?

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Si fa presto a dire carne: una tipologia di cibo così varia e diversificata viene solitamente divisa sotto la variante rossa, costituita dalla carne bovina, ovina, caprina ed equine mentre sono definite carni bianche quelle di pollo, coniglio e tacchino. Caso particolare è costituita dalla carne di maiale che è considerabile carne rossa ma spesso classificata come carne rosa in ambito gastronomico. In primis è la presenza di mioglobina a definire il caratteristico colore rosso o tendente al rosso, peculiarità distingue la rossa dalla bianca. Ma quali sono le differenze sostanziali in ambito nutritivo?

Le differenze

Dal punto di vista strettamente proteico le differenze sono minime, visto che di media l’apporto di proteine per 100 grammi è di 20/30 gr per la carne rossa e di 22/35 per quella bianca. Le differenze risiedono nell’apporto di grassi che è sensibilmente più alto per la carne rossa che tuttavia contiene più ferro della controparte bianca, ferro che viene assimilato in maniera piuttosto agile dal nostro organismo.
La rossa ha un alto apporto di vitamina B3 (che aiuta la digestione e aiuta una corretta circolazione di sangue), B6 per una gestione delle cellule celebrali e vitamina B12 che è fondamentale per la creazione di globuli rossi.
La carne bianca è solitamente più digeribile oltre che più facilmente assimilabile dall’organismo, ed risulta più adatta ad una dieta povera di colesterolo, con un apporto di ferro e selenio che restano presenti nella carne anche dopo la cottura.

 

 

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