Presente in moltissimi piatti oramai diventati iconici della cucina mediterranea, la cipolla viene utilizzata da millenni come condimento, risultando indispensabile nella realizzazione di numerosi pietanze, presentando delle peculiarità uniche che vanno oltre alla percezione del sapore percepito.
Oggi andiamo ad esaminare una delle varianti più riconoscibili e anche più apprezzate della cipolla, ossia la variante rossa, che si suddivide a sua volta in numerose varianti coltivate in diverse zone d’Italia, come quella di Suasa, di Certaldo o di Tropea, solo per fare qualche nome, anche se in generale ogni tipo di cipolla rossa presenta delle capacità benefiche che non tutti conoscono.
La cipolla rossa
Si tratta sicuramente di una delle varianti più utilizzate, essendo decisamente aromatica, ma oltre alle ben conosciute capacità “depurative” (particolarmente utile per ripristinare le normali funzioni corporali), è fonte di iodio, zinco e magnesio, vitamina C ed E, ferro ed è capace di attenuare gli effetti delle allergie grazie alla presenza dell’istamina, migliora inoltre l’apparato circolatorio e quindi risulta particolarmente indicata per una dieta leggera, dato il ridotto apporto di calorie. Un suo utilizzo costante sia cruda che cotta può aiutare a prevenire problemi respiratori e legati al cuore, oltre ai già noti poteri antiossidanti, al punto da avere una funzione anti cancro, come ad esempio quello al colon e al seno, come evidenziato da un recente studio dell’ Università di Guelph, in Canada.
Insomma, un ortaggio che vale la pena consumare con una certa frequenza.
