La frutta va mangiata prima o dopo i pasti? Ecco la verità

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Dietologi e nutrizionisti concordano su alcuni punti fondamentali della nostra alimentazioni, e uno di questi riguarda l’importanza della frutta in pressochè ogni dieta.
La frutta infatti contiene sostanze molto importanti per il nostro organismo che in alcuni casi non sono riscontrabili in altri cibi, anche se il “quando è opportuno consumarla” è diventato un argomento piuttosto dibattuto.

A stomaco vuoto?

Sono in molti ad essere sicuri che l’effetto benefico della frutta possa essere garantito solo se assimilata a stomaco vuoto, nella fattispecie a colazione o comunque di prima mattina: l’apporto di fibre, che hanno la funzione di ridurre l’assimilazione dei grassi possono essere sfruttate a pieno nelle fasi iniziali della giornata, che sono anche i migliori momenti per godere degli effetti energetici del fruttosio presente in gran parte della frutta.
In sostanza è vero, ma questo non significa che mangiarla dopo i pasti sia dannoso in maniera assoluta: un consumo limitato di frutta a fine pranzo può essere positivo a patto che si opti per ridotte quantità e magari scegliendo una tipologia facilmente digeribile (come le mele, ad esempio). Scegliere un frutto come merenda, consumandoli quindi lontano dai pasti può aiutarci a far passare la fame per affrontare una cena meno corposa, dal punto di vista della digestione, non ci sono particolari differenze fra consumare la frutta all’inizio o alla fine del pasto; proprio dopo cena è invece decisamente sconsigliabile mangiare la frutta.

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