Olio d’oliva, come riconoscere quello di qualità? Ecco la risposta

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Un buon olio d’oliva non può mancare nella cucina di ogni italiano: uno dei segreti della tanto decantata dieta mediterranea, definita probabilmente la migliore e completa in assoluto, è per l’appunto il condimento, e l’olio ottenuto dalle olive è spesso fondamentale in gran parte delle pietanze.

Come scegliere quello giusto

Negli ultimi anni la “concorrenza” sul mercato dell’olio d’oliva ha visto numerosi nuovi prodotti sui nostri scaffali ma ha visto anche nascere diverse polemiche sull’autenticità, che hanno portato una maggiore concorrenza: da sempre  tra i principali produttori di questo prodotto, l’Italia ha “perso terreno” nei confronti di paesi come Marocco e Grecia, oltre a diverse importazioni dalla Tunisia che hanno invaso anche i nostri mercati, compromettendone parzialmente la genuinità dell’olio d’oliva.
Un buon olio extra vergine definito 100 % italiano non può costare meno di 7-8 euro al litro, ed è bene gettare un occhio sull’etichetta: oltre a riportare obbligatoriamente il frantoio (ossia il luogo dove ogni olio viene prodotto), un extra vergine tra i valori l’acidità libera deve presentare un valore sotto per essere considerato tale, il limite corrente è 0,8g per 100 grammi, uno di buon qualità non dovrebbe presentare un valore superiore a 0,5 g per 100 grammi, il colore deve essere abbastanza scuro da non permettere alla luce di filtrare. Scegliete solo contenitori in vetro o latta, diffidando da confezioni in materiali plastici.

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